Tradizioni francesi arricchiscono la nostra tavola
I romani, durante la loro
colonizzazione, hanno portato in Francia la pianta della senape, ed, a loro
insaputa, hanno regalato al popolo francese la materia prima che ha dato vita
ad una delle salse più apprezzate nel paese, che al giorno d’oggi è una tra le
salse più consumate al mondo.
I francesi sono senza dubbio i maestri della senape, la prima antichissima ricetta
sembra essere stata elaborata da loro. I semi di questa spezia d’origine
asiatica, venivano macinati e lavorati con
aceto, olio e miele, successivamente alcuni monaci parigini, modificarono
questa ricetta “primitiva” aggiungendoci il mosto d’uva. Molto probabilmente,
proprio l’utilizzo di quest’ultimo ingrediente, ha dato origine al nome mostarda, che spesso viene utilizzato per identificare la stessa salsa.
Molte sono le elaborazioni francesi diventate famose, ma non posso non nominare
una tra le più riconosciute, la senape
di Digione, come non posso dimenticare di citare Bourdeaux,
un’altra città che produce senapi di alta qualità. Eccellenze alimentari che entrano nelle cucine per variegare il
nostro cibo.
Chi preferisce la delicata, chi la forte dal sapore più deciso ed
intenso, io amo quella con il miele, avendo un’accentuata predilezione per il
dolce, salato, piccante. In ogni sua variante, la senape, si abbina
perfettamente ai formaggi, alle carni, alle salsicce, al pesce ed addirittura
ai dolci.
Io oggi ne ho utilizzato due tipi, ho elaborato il mio piatto con la
senape di Digione e con quella al miele, che, unite alle lenticchie rosse ed al branzino, hanno insaporito la mia semplice ricetta da consumare tiepida anche in estate
Se volete provarla trovate gli ingredienti ed il procedimento a seguire.
1 branzino
1 tazza di lenticchie rosse decorticate
1 scalogno
1 piccolo dente d’aglio
½ cucchiaino di cumino in polvere
2 cucchiai di olio E.V.O.
1 cucchiaio di senape di Digione “Maille”
Acqua e sale q. b.
10 nocciole sgusciate, pelate e tostate
1 cucchiaino di senape con miele “Maille”
Un mazzetto di timo fresco
1 lime
PROCEDIMENTO:
Lavate e scolate le lenticchie.
In una casseruola fate appassire lo scalogno e l’aglio tritato con l’olio.
Aggiungete le lenticchie, una tazza d’acqua, il cumino ed il sale.
Fate cuocere 15 minuti.
Unite la senape di Digione, mescolate bene ed aggiustate di sale.
Continuate la cottura per qualche minuto, aggiungendo acqua se necessario, fino a che le lenticchie saranno spappolate, ed avranno ottenuto una consistenza densa e corposa.
Lasciate riposare la purea e pulite il pesce.
Diliscatelo e ricavate i due filetti senza eliminare la pelle.
Nel fondo di una pentola per la cottura a vapore, mettete tre centimetri d’acqua e fatela sobbollire. Mettete nell’acqua il mazzetto di timo, ed il succo del lime.
Adagiate i filetti nel cestello forato, appoggiandoli dal lato della pelle.
Mettete il cestello all’interno della pentola e fate cuocere a vapore per 7/8 minuti.
Impiattate iniziando dalla purea.
Spargete a pioggia le nocciole che avete precedentemente triturato grossolanamente.
Adagiatevi sopra il branzino e salatelo leggermente.
Aggiungete al pesce un filo di senape con miele.
Decorate con foglioline di timo.
Il piatto è pronto.
Alla prossima delizia di Annamaria
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