OSLO

Capitale del secondo millennio: cultura, dinamismo e natura


E' tardo pomeriggio, sono appena atterrata all'aeroporto di Oslo e decido di raggiungere il centro città in treno. Appena uscita dalla stazione centrale mi imbatto in una enorme tigre di bronzo lunga quattro metri e mezzo, che dall'anno 2000 si trova in questo luogo, per rappresentare la capitale norvegese del secondo millennio, e forse anche per darmi il suo benvenuto. Tigerstaden è il suo nome in norvegese, ed è anche il soprannome di questa capitale, che come la tigre è possente, energica e piena di vita.


Con una breve passeggiata raggiungo il mio hotel, faccio il check-in e lascio il trolley in camera. Non perdo tempo, ed esco immediatamente alla scoperta della città. Il clima è piacevole, ormai è sera, le luci dei lampioni e degli edifici sono accese ma il cielo è ancora azzurro. Passo davanti alla Galleria Nazionale, un’esposizione permanente di arte, dove è custodita la grande collezione di capolavori di Edvard Munch.

Seguo fino ad arrivare nella famosa Karl Johans , la via dello shopping. In un edificio ad angolo localizzo il mitico Hard Rock Cafè, non posso non entrare, l'acquisto di una T-shirt è ormai un rituale quando visito una città per la prima volta. Con la mia nuova maglietta esco, davanti a me l'imponente Nationaltheatret, il Teatro Nazionale, il teatro principale di tutta la Norvegia, scatto qualche foto e proseguo sulla Karl Johans fino a raggiungere la Piazza dell'Università (Universitetsplassen), la piazza che ogni anno nel mese di agosto ospita 6.000 giovani che si presentano per la cerimonia d'ingresso all'università Domus Academica.

Poco distante vedo il Municipio di Oslo, alla sua destra il Centro Nobel per la Pace e davanti a lui l’Aker Brygge, il porto.
Mi concedo una lenta e rilassante passeggiata sui vari moli, costeggiando come farebbe una nave i locali ed i ristoranti alla moda, tenendo alla mia destra le barche ed il mare.

Le finestre degli alti e moderni edifici sono illuminate, è già mezzanotte ma continua ad essere chiaro, è inutile aspettare il buio, so che non arriverà, perché in questo periodo dell'anno la luce riempie il cielo anche nelle ore notturne, sono nella città dov'è sempre giorno. Decido comunque di andare a dormire, domani mi aspetta una lunga giornata piena di sorprese.

Dopo un'abbondante colazione prendo il tram per raggiungere Frognerparken, il parco all'interno del quale si trova Vigeland Park, lo spazio in cui l'artista norvegese Gustav Vigeland ha deciso di esprimersi coprendo un'area di circa 320 ettari con le sue opere. Una maestosa esposizione permanente di sculture all'aperto, un'insieme di figure umane di ogni età, che rappresenta l'intero ciclo della vita, dalla nascita alla morte.

Riprendo il tram e mi dirigo al porto. Al molo 3, mi imbarco su di un veliero per una mini crociera sull’Oslofjord, che mi farà vedere la capitale da un'altra prospettiva. La Fortezza di Akershus ed il Palazzo dell'Opera affacciati sul mare lungo la riva diventano sempre più piccoli mentre mi allontano per immergermi nella natura del fiordo. Insenature, isolotti, casette costruite a filo acqua, barche a vela e tanto sole, in una giornata caldissima che mi fa quasi dubitare di trovarmi in Norvegia. 



Terminata la crociera visito il Municipio di Oslo. Il dipinto colorato al suo interno, le ceramiche che raccontano la vita quotidiana dei suo abitanti, e le leggende scolpite nella struttura esterna in mezzo ai sobri mattoni rossi.
La mia giornata si conclude con questi ultimi scatti, è ora di andare a riposare.



Mi risveglio con le immagini del fiordo impresse nella mente, la crociera fatta ieri nell'arcipelago mi ha particolarmente affascinato, ma ho ancora qualche ora a disposizione che voglio sfruttare al massimo, mi aspettano ancora il Palazzo Reale e la Cattedrale, è ora di incamminarmi.


L'imponente Palazzo color giallo tenue, residenza ufficiale della monarchia norvegese, splende al centro di un magnifico parco, che, in queste giornate di calore fuori dal consueto si è trasformato in un'oasi rinfrescante a disposizione di tutti.
Gruppi di ragazzi giocano correndo nei sacchi, altri riposano distesi all'ombra, altri ancora approfittano ad esporre le pelle a questi preziosi raggi di sole. Purtroppo non posso trattenermi oltre in questi giardini, non voglio assolutamente perdermi l'ultima tappa.
L'Oslo Domkirke è semplice ed elegante. Il legno all'interno è il sovrano, inciso ed intarsiato in stile barocco. Le sue decorazioni ed i suoi affreschi mi raggiungono in tutta la loro bellezza.
Esco dalla Cattedrale di Oslo, do il mio ultimo sguardo alla sua guglia, e saluto così, questa insolita e bellissima capitale. Arrivederci Oslo!
Al prossimo "sightseeing" di Annamaria


Al prossimo week-end di Annamaria
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GRAZIE a @viaggioconisensi redattrice dell'articolo