BERGEN ED IL MERCATO DEL PESCE

La capitale dei fiordi

La mia prima tappa a Bergen è il Mercato del pesce, più precisamente il ristorante Fjellskaal SeaFood che si trova all’interno del mercato, vengo accolta calorosamente da Vittorio, un ragazzo siciliano che pazientemente mi mostra e mi racconta  lo splendido banco ittico e l’adiacente ristorante affacciato sul porto di fronte al Bryggen.

Inizia la carrellata dei prodotti,  partiamo dal Granchio Reale, Vittorio mi spiega che si pesca in Norvegia, sulle coste del Canada, in Alaska ed in Russia, ma l’esemplare norvegese si differenzia dagli altri per le sue dimensioni, è più grande, arriva a 2 metri di lunghezza da zampa a zampa e raggiunge un peso di 10 kilogrammi. 

Poi mi mostra il pregiato  salmone selvatico spiegandomi  le due differenti  affumicature, quella a freddo che viene fatta a 20 gradi per 10 -14 ore, e quella a caldo a 80 gradi per 2 o 4 ore, entrambe le lavorazioni non alterano il sapore e le proprietà di questo meraviglioso pesce. 

Vengo attratta da un pesce maculato poco distante dal salmone, Vittorio mi spiega che si tratta del pesce Lupo, accanto a lui si trova un altro pesce  poco conosciuto l’Halibut, enorme, piatto, dalla carne bianca, una specie di  sogliola gigante che viene chiamata anche il pesce “Dio”, il pesce degli “Dei”, considerato anche un dono delle divinità scandinave nelle leggende norvegesi. Questo pesce in libertà raggiunge enormi dimensioni ed alcuni esemplari posso pesare anche due quintali

Chiedo spiegazioni anche sulla balena, la cui caccia è lontana dalla nostra comprensione ma che fa parte delle tradizioni di questa nazione che la consuma e la porta in tavola. 

Vittorio mi rassicura, mi dice, che a differenza del Giappone, in Norvegia è permessa solo la caccia del balenottero comune, che non è assolutamente a rischio di estinzione. Il balenottero inoltre, può essere cacciato solo in un determinato periodo dell’anno, e ci sono regole rigide che impongono un limite numerico agli esemplari cacciati durante l'anno. 

Non voglio protrarmi oltre sull’argomento e sposto l’attenzione sul menù del loro ristorante, sulla Sinfonia di Pesce, una sinfonia freschissima tutta da gustare, tre tipi di pesce a scelta  che vengono preparati e  serviti direttamente all’interno di questo bellissimo e particolare mercato. 
Non mi rimane che scegliere, opto per Halibut, pesce Lupo e salmone selvatico, mi accomodo al mio tavolo, ed assaporo questo pranzo che sa davvero di mare, il mare del Nord.
Uscita del ristorante il mio olfatto riconosce nuovamente  il profumo di cibo, anche all’aperto nella Piazza Fisketorget vengono vendute e cucinate diverse specialità ittiche, caviale, pasta d’acciughe, sandwiches e piatti caldi si susseguono sotto i tendoni. Respiro il salmastro ed osservo i traghetti e le barche sempre in movimento nel porto. 


Proprio da qui partirà la mia crociera, ho scelto la Bergen - Mostraumen tra le varie proposte, il traghetto della compagnia Norled mi sta aspettando, sono le 14:00, è ora di salire a bordo per percorrere l'Osterfjorden.

Guardo la mappa, si tratta di un fiordo profondo e stretto che si estende verso il nord della regione, sono emozionata, prendo posto accanto alla vetrata ed appoggio la macchina fotografica sul tavolino davanti a me, pronta a scatti unici.






Dopo la crociera passeggio verso il Bryggen, il quartiere anseatico di Bergen, un incanto che mi ruba e mi scalda il cuore con le sue strutture  in legno che si affacciano sul mare. Passo attraverso le strette viuzze suggestive e guardo in alto, scale, finestre, balconate, negozietti, musei, bar , un susseguirsi di edifici antichi e colorati dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Decido di fermarmi e di concedermi Thai Pandan Cake con una tazza di caffe e latte in questo luogo magico.





Dopo il Bryggen passeggio per le vie della cittadina e con mia sorpresa trovo arte ad ogni angolo, molti artisti hanno scelto di riempire con i loro sogni i muri e le strade di questa città, regalandomi  la sensazione che qui il cambiamento è possibile. Lingue, religioni e culture differenti uniscono le proprie mani.



Al prossimo “Sightseeing” di Annamaria
UN GRAZIE A @viaggioconisensi redattrice dell'articolo